Lo sviluppo sostenibile parla toscano: a Viareggio la produzione di bioidrogeno
VIAREGGIO – Dalla seconda settimana di dicembre partirà la sperimentazione in scala preindustriale del progetto Bio2Energy, a favore dell’energia sostenibile. Il luogo designato per lo start è il depuratore di Viareggio presso la linea fanghi. In vista dell’evento si è tenuto il 30 novembre, al polo universitario di Prato, un convegno molto partecipato. Oltre 130, infatti, i partecipanti tra tecnici del settore acque e rifiuti.
Il progetto Bio2Energy ha, alla base, l’idea di aumentare la generazione di energia rinnovabile in Toscana attraverso la produzione di biocombustibili da rifiuti organici. Quello di Viareggio sarà il primo impianto di codigestione anaerobica in Toscana e del primo in cui sarà prodotto bioidrogeno in scala industriale. I risultati del progetto, se positivi, potranno recare grande beneficio al tessuto imprenditoriale locale e non.
Bio2Energy, che ha preso il via a settembre 2016, è finanziato con il contributo dell’accordo di programma MIUR-Regione Toscana DGRT 1208/2012, vede come capofila SEA Risorse spa e la partecipazione di altri cinque partner quali DIEF – Dipartimento di Ingegneria Industriale, PIN scrl, CNR/ICCOM, Cavalzani Inox srl e Alia Servizi Ambientali spa.
Durante il convegno del 30 novembre è stato fatto il punto della situazione sul progetto prima dell’avvio pratico. Sono intervenuti, infatti, alcuni importanti esperti dei settori coinvolti nella produzione di bioidrogeno. Tra questi, Lorenzo Bacci dirigente regionale del settore Diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca. Egli, in particolare, ha evidenziato come la conversione dei rifiuti in bioprodotti e biocombustibili sposi ampiamente le finalità della bioeconomia. Dello stesso parere Renata Caselli, anche lei presente al convegno in qualità di dirigente regionale del settore Servizi pubblici locali, energia e inquinamenti. Caselli, inoltre, ha aggiunto che tramite Bio2Energy la Toscana potrà raggiungere gli obiettivi del piano di gestione regionale dei rifiuti e ottemperare alle direttive europee in merito.