La presidente dell’ordine lucchese dei commercialisti punta il dito contro il Dlgs 139/2005: “Così ne risente la qualità della professione”
Maggiore tutela e riconoscimento della professione ordinistica, in particolare di quella dei commercialisti e degli esperti contabili. Sarebbe “un segno di maggiore garanzia per i professionisti stessi e, soprattutto, per il cittadino”. Quella espressa dalla presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Lucca, Carla Saccardi, è una voce forte e chiara che fa eco alle posizioni assunte in questa direzione a livello nazionale e regionale”.
“Una voce che si fa ancora più imminente, visto che proprio in queste settimane è partita la discussione per la riforma del Dlgs 139/2005, quello che ha sancito l’unificazione delle professioni di dottore commercialista e di ragioniere commercialista, dando così vita all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Una normativa che, come chiedono oggi i professionisti, va cambiata e rivista.
“Normativa attuale favorisce esercizio abusivo della professione”
“L’articolo 1 del decreto legislativo – spiega la presidente Saccardi – elenca le diverse attività che formano l’oggetto della professione, alle quali viene anche riconosciuta competenza specifica, senza però riservare l’esclusiva di queste attività alla categoria oggetto di costituzione con quel decreto. Una contraddizione che ha creato negli anni una stortura, figlia anche di un sentimento generale che ha portato a identificare i professionisti non tanto come lavoratori della conoscenza che operano a servizio del paese e, soprattutto, della comunità, diventando un tramite tra pubblica amministrazione, istituzioni e cittadino, ma al contrario come casta professionale privilegiata.”
Questo, abbinato al concetto di concorrenza, che ha portato alla continua ricerca di riduzione del costo del lavoro del professionista, ha generato, da una parte, lo scadere del livello qualitativo delle prestazioni professionali, rendendo anche impossibile un controllo di qualità non esistendo organi preposti, e dall’altro il favorire dell’esercizio abusivo della professione, spesso camuffato o giustificato con ‘libero mercato'”.
L’Odcec Lucca chiede maggiore tutela della professione
Su questo argomento sono intervenute anche diverse sentenze della Corte di Cassazione, non sempre concordi tra loro. “Oggi emerge con forza – conclude Carla Saccardi – la necessità di tutela dei terzi, di valorizzare la legittimità, la trasparenza, la professionalità”. E ancora: “La qualità, la formazione e la specializzazione e tutte quelle attitudini intrinseche alle attività ordinistiche. Infatti, come Ordine, chiediamo a gran voce che nel decreto 139 venga inserito un articolo sulla “tutela della professione”.
Tale azione, per Saccardi, porterebbe ad arginare “il più possibile l’esercizio abusivo, non supportato da conoscenze, competenze e adeguati percorsi formativi. Questo è l’unico modo per riempire di sostanza ciò che dice anche il decreto 139. Cioè che deve essere fatta salva l’indipendenza, l’onorabilità e l’imparzialità del professionista. E la finalità di garantire che questi agisca, nello svolgimento dell’attività professionale, nel rispetto degli interessi pubblici”. Vista l’importanza della questione, il consiglio dell’Ordine ha deciso di convocare un’assemblea di tutti gli iscritti per il 21 settembre.