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HACCP è l’acronimo dell’inglese Hazard Analysis and Critical Control Points. Si tratta di un sistema obbligatorio per gli operatori dei settori post-primari, di cui fanno parte tutte le imprese alimentari. Sono comprese anche le mense aziendali nonché quelle che effettuano il trasporto di prodotti deperibili o non deperibili. Ecco alcuni esempi non esaustivi di chi deve essere in possesso dell’attestato HACCP.
– Supermercati, macellerie, fast food, pescherie
– Panifici, pasticcerie, creperie, gelaterie
– Pub, bar, ristoranti, pizzerie, agriturismi
– Commercianti ambulanti di alimenti e distributori all’ingrosso e al dettaglio di alimenti
Insomma, è ricompresa nelle imprese alimentari una gamma vastissima di attività. Tanto ampia da aver portato l’Europa a redigere delle Linee guida generali sullo sviluppo e l’applicazione delle procedure basate sul Regolamento CE 852/2004.
Questo documento ha proprio lo scopo di aiutare tutte queste imprese alimentari ad adempiere agli obblighi del sistema HACCP. Specie le più piccole le quali, per motivi organizzativi e gestionali, possono chiaramente riscontrare maggiori difficoltà.
I 7 principi del piano HACCP
Il sistema HACCP, pertanto, è uno strumento teso ad aiutare questi operatori alimentari a conseguire un livello elevato di sicurezza. Agisce sotto il profilo igienico e ha l’obiettivo di non esporre il consumatore finale a rischi nel consumo degli alimenti.
Consiste in un vero e proprio piano che si basa su 7 principi imprescindibili. Ecco quali sono.
- Identificare ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre;
- Identificare i punti critici di controllo nelle fasi in cui è possibile prevenire, eliminare o ridurre un rischio;
- Per i punti critici di controllo, stabilire i limiti critici che differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità;
- Individuare e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo;
- Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo (superamento dei limiti critici stabiliti);
- Impostare le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo funzionamento delle misure adottate;
- Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa alimentare.
La garanzia della sicurezza alimentare del consumatore è dunque l’obiettivo finale del piano HACCP. Per l’impresa alimentare, però, c’è anche un altro fine non trascurabile. La formazione e la conseguente certificazione HACCP, infatti, servono anche per istituire un sistema documentato. E’ così che, in caso di controllo delle autorità competenti, l’impresa può così dimostrare di aver operato in modo da minimizzare il rischio.
Mettiti in regola con l’HACCP adesso, non aspettare oltre!
Se hai bisogno di consulenza o formazione in materia HACCP puoi contattarci all’indirizzo email lucca@conflavoro.it o al numero 0583 463618. I nostri tecnici esperti in materia sapranno consigliarti per affrontare al meglio ognuna delle fasi del piano di sicurezza. Ti ricordiamo, infine, che la normativa HACCP è differente per ogni Regione.