Con il Fondo Ristorazione il Ministero delle politiche agricole e alimentari e forestali stanzia 600 milioni di euro con l’intento di dare una risposta immediata alle difficoltà di migliaia di aziende impegnate nella filiera della ristorazione, sostenere il cibo italiano di qualità, a partire dai prodotti DOP e IGP, e valorizzare il territorio.
Possono beneficiare del contributo piccole, medie e grandi imprese del settore della ristorazione (storanti, pizzerie, mense, i servizi di catering, gli agriturismi e gli hotel con somministrazione di cibo) che hanno subito un calo del fatturato nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019 e che hanno acquistato prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima del territorio.
L’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 dovrà risultare inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019. Per le attività avviate dopo il 1° gennaio 2019 non rileverà il calo di fatturato.
I codici ATECO prevalenti previsti da Decreto Ministeriale sono i seguenti:
- 56.10.11 (ristorazione con somministrazione)
- 56.29.10 (mense)
- 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale)
- 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole)
- 56.21.00 (catering per eventi, banqueting)
- 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo
Tipologia ed entità del contributo
Il contributo è erogato a fondo perduto da un minimo di euro 1.000 ed un massimo di euro 10.000 per soggetto beneficiario.
L’agevolazione spettante non può comunque essere superiore agli acquisti effettuati.
Il presente contributo non è cumulabile con il contributo per le imprese della ristorazione “Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici” previsto all’art. 59 del decreto legge 14 agosto 2020 n. 104, le quali possono presentare richiesta per uno solo dei due contributi;
Prodotti e Spese Ammesse
Sono ammessi all’agevolazione i prodotti acquistati con documentazione fiscale, dopo il 14 agosto 2020 (ed entro la data di presentazione della domanda), che provengono dalle filiere agricole e alimentari.
Sono compresi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, oltre che prodotti DOP e IGP, prodotti 100% italiani che valorizzano la materia prima del territorio, cioè quelli da vendita diretta (acquistati direttamente dai produttori) oppure ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito
I prodotti prioritari (es. quelli ad alto spreco) sono definiti nella tabella prodotti con il “Codice Categoria Valorizzazione del Territorio” che inizia con RS e DOPIGP.
Clicca qui per visualizzare la Tabella dei prodotti ammessi.
Per poter beneficiare dell’agevolazione il richiedente deve acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agricoli o alimentari classificati nella “Tabella prodotti” definita dal Ministero.
Il prodotto principale non deve superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata. Il prodotto principale non deve superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata. Per prodotto principale s’intende la categoria di prodotto (es vino, latte, prodotti di salumeria, carni) che ha generato la spesa maggiore. Essa non deve superare il 50% della spesa totale massima ammissibile, quindi mai superiore a 5.000€.
Il mancato rispetto di questo requisito determina il rigetto della domanda.
Presentazione e valutazione delle domande
Le domande possono essere presentate in modalità telematica sul portale della ristorazione o presso gli uffici postali dal 15 novembre 28 novembre 2020.
Non è un click day. L’ordine di presentazione della domanda non da diritto ad alcuna prelazione sulla erogazione dei fondi. Questi verranno erogati solo in base alla corretta compilazione della domanda.
Scrivici su incentivi@conflavoro.lu.it