La Commissione europea, attraverso la direttiva Omnibus, ha aggiornato le norme dell’UE riguardo la protezione dei consumatori
Ormai sono sempre di più le imprese che hanno un e-commerce e vendono i propri prodotti online. Le principali novità introdotte dalla direttiva Omnibus riguardano gli obblighi sulla trasparenza, le false recensioni, le sanzioni.
La direttiva è entrata in vigore il 7 maggio 2020 con il termine del 28 novembre 2021 per l’adozione di misure nazionali di attuazione e del 28 maggio di quest’anno per il recepimento.
La direttiva Omnibus e indicazione dei prezzi
Secondo le nuove regole della direttiva europea, ogni volta che si vuole proporre una sconto bisogna evidenziare, con la dicitura da-a il il prezzo più basso cui il prodotto è stato esposto negli ultimi 30 giorni. Questo sarà il prezzo di partenza dell’offerta.
Non si può alzare il prezzo di base per rendere più invitante lo sconto.
Le informazioni sullo vanno inserite singolarmente su ciascun prodotto.
Non solo per gli sconti ‘da-a’
La direttiva Omnibus si applica ad ogni tipo di promozione, non solo per gli sconti da-a. Sono quindi compresi anche gli sconti in percentuale. Anche in questo caso va inserito il prezzo più basso.
Vendita in negozio
Le stesse regole valgono anche per la vendita in negozio. In questo caso lo sconto andrà indicato sulla targhetta o sul cartellino.
Quando non si applica la direttiva Omnibus
Ci sono alcuni casi in cui non si applica la normativa Omnibus:
- quando il motivo del cambiamento di prezzo non è dovuto ad operazioni di sconto;
- per le offerte combinate: “se acquisti due prodotti, il meno caro è gratis“;
- codici sconto personalizzati e programmi fedeltà;
- annunci generici di promozione che non specificano costi e prezzi;
- promozioni con cashback.