La fattura proforma è un preavviso di fattura per anticipare al cliente il ‘conto’ senza emettere fattura. Si tratta di un documento assimilabile a una fattura, ma privo di valore fiscale.
La fattura proforma è molto conosciuta anche come progetto di notula o preavviso di parcella: sinonimi di uno stesso documento contabile emesso dai liberi professionisti.
Quando si emette la fattura proforma?
Viene emessa dai professionisti per richiedere il pagamento al cliente, per rinviare al momento del pagamento l’emissione della fattura effettiva.
I principali vantaggi sono i seguenti:
- possibilità di modificare la proforma tutte le volte necessarie senza inficiare documenti fiscali già emessi;
- possibilità di evitare il pagamento dell’IVA prima di aver ricevuto il relativo incasso.
Appena ricevuto il pagamento, entro le 24 ore successive, occorrerà procedere con l’emissione in fattura. Per differenziare una fattura proforma da una fattura fiscale occorre indicare nel documento la dicitura “fattura proforma” con una numerazione distinta da quella utilizzata per le fatture di vendita.
Infine, nella proforma occorre riportare la seguente dicitura: “Il presente documento non costituisce fattura valida ai fini del DpR 633 26/10/1972 e successive modifiche. La fattura definitiva verrà emessa all’atto del pagamento del corrispettivo“.
NB: Il datore di lavoro, anche se ha emesso la fattura proforma, è comunque obbligato a emettere la fattura da consegnare al cliente immediatamente dopo aver incassato il corrispettivo. Solo con l’emissione della fattura la prestazione assume rilevanza ai fini fiscali.
La mancata emissione della fattura a fronte dell’incasso del corrispettivo potrebbe comportare salate sanzioni.