“Ora che abbiamo riportato la situazione alla normalità pre Covid, consideriamo questo (2023) l’anno zero e, a partire da questo, vogliamo lavorare a monitorare l’andamento dell’applicazione della Taric nei prossimi mesi, per poi arrivare a settembre a fare il punto della situazione con le categorie”. Lo avevano detto durante la seduta del 15 maggio del Consiglio Comunale di Lucca gli assessori ai tributi Moreno Bruni e all’ambiente Cristina Consani e oggi (3 ottobre) si è tenuto l’incontro con le associazione di categoria alla presenza della presidente di Sistema Ambiente Lucca, Sandra Bianchi. Per Conflavoro Lucca era presente la consigliera di presidenza nazionale, Paola D’Agostino.
Un’attenzione maggiore alle utenze non domestiche di periferia, il commento di Conflavoro Lucca
“L’aumento sulle tariffe dei rifiuti ha messo in difficoltà le nostre imprese, già alle prese con la crisi economica dovuta alla pandemia prima e ai rincari energetici dopo. Accogliamo quindi con piacere la proposta presentata dal Comune di Lucca, ovvero quella di agevolare le utenze non domestiche in periferia in quanto il turismo non porta loro gli stessi ricavi che porta alle aziende del centro storico. È un inizio che ci auguriamo sia il primo passo verso altre misure a sostegno dei nostri imprenditori, sia del centro storico che fuori e delle nostre famiglie. L’obiettivo futuro dovrà essere, oltre ad una differenziazione mirata di tariffe per categoria, quello di far pagare di più chi inquina di più e premiare le aziende più virtuose“.
Si rimanda il prossimo incontro a dopo la pubblicazione del Pef, piano economico finanziario degli interventi relativi alla gestione dei rifiuti, da parte degli organi preposti in quanto la nuova procedura di tariffazione stabilirà un limite massimo ai costi complessivi riconoscibili ai gestori, alla copertura dei quali si deve provvedere attraverso la tassa sui rifiuti (TARI).